le terre della CaroleA

I nostri terreni:
4 tenute per un totale di 5 ettari di oliveto carolea. Un unico obiettivo: qualità.

Nella terre della Carolea di San Pietro a Maida, esistono dei pachidermi olivicoli databili a due – tremila anni fa, esemplari simili si possono ammirare, restando sempre in Calabria, anche a Villapiana di Sibari, nella valle del Garga a Saracena, a Cassano Jonio, a Capo Spulico, ad Amendolara, a Gerocarne, a Marina di Strongoli, a Mesoraca ecc. In località “Frassa” all’imbocco del bivio che conduce a Vena di Maida ci sono quattro maestosi olivi tra i più grandi del mondo, che stavano lì già al tempo dei Faraoni; il Bini, ricorda quello di Platone ad Atene, della Strega a Magliano (Grosseto), con più di 10 mt. di circonferenza, che gli specialisti in agronomia fanno risalire a qualche secolo prima della venuta di Cristo, (quindi più vecchio di quello dell’orto di Getsemani), che si stima abbia più di 2000 anni di vita. Il Caruso ricorda che nella piana di Gioia Tauro vegetano esemplari che raggiungono i 22 metri di altezza ed anche più, che superano a volte i 5 quintali di prodotto per pianta; nella collina degli ulivi dell’ex feudo di Maida ed a Gerocarne esistono dei ciclopi millenari di 8-10 metri di circonferenza, capaci di produrre quasi 6 quintali di olive l’anno. Per abbracciarne il fusto occorrono da cinque a sei persone.

Certo per raggiungere questi primati l’olio ha bisogno di un clima temperato, senza forti sbalzi termici, di una temperatura che non scenda molto al di sotto di 5°C e di un clima marittimo o al mas­simo del medio e basso Mediterraneo, comunque non montano.

Non per nulla, lo si trova, di rado, al di sopra dei 500 mt. sul livello del mare ed è indifferente alla natura del terreno; teme, comunque, i ristagni di acqua e la carenza di calcare, che lo predispongono ad attacchi parassitari e richiede grandi cure.

Le condizioni per una buona crescita sono secondo un antico detto legate al motto delle quattro “S”: solo, sole, sasso, scure:

– Solo: l’ulivo vegeta meglio se è solo e se dispone di circa 30-35 mq. di terreno.

– Sole e sasso: l’ulivo cresce bene in terreni al sole, infatti grazie al suo apparato radicale riesce a sopravvivere in condizioni climatiche estreme ed in presenza di poca acqua.

– Scure: l’ulivo si deve potare a giusti intervalli di tempo per asportare i rami improduttivi, stimolare i getti fruttiferi e permettere alla luce di poter arrivare a tutti i rami.

Il corpo dell’albero è spesso contorto, nodoso e scavato dalla carie, con la parte basale (ciocco) più espansa, mentre le sue foglie di forma ovale, lucide, sono di color verde scuro nella pagina superiore e argentee-biancastre in quella inferiore.

La scorza è ruvida, screpolata tangenzialmente sulle piante vecchie, liscia e bigia nelle piante giovani, durante il periodo dello sviluppo.

Località Cannolo

Circa 1,5 ha di ulivi secolari carolea situato nel Comune di San Pietro a Maida.

Località Minnella

Circa 1 ha di ulivi secolari situato nel Comune di San Pietro a Maida.

Località Vasì

Si tratta di una tenuta olivicola di alto pregio per l’azienda avente un’estensione di circa 2 ha. Situata nel Comune di Maida.

Località Santa Venere

Circa 0,5 ha di ulivi carolea situati nel Comune di San Pietro a Maida

Soc. Agricola Le Terre della Carolea Srls

Via P. Sgrò 181 – 88025 – San Pietro a Maida (CZ) Italy

Infoline: +39 340 8128408 – info@leterredellacarolea.it

Iniziativa finanziata dal FEARS ——- 

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